Argomento di questi dialoghi

Libera Costituzione in libero Stato.

Noi crediamo (noi, in molti) che i valori inalienabili della democrazia non debbano essere intaccati da scelte istituzionali che contravvengano a quanto deciso in quello storico fine anno del '47.

Violazioni isolate o anche organizzate, leggi non proprio perfette, senso civico non universalmente diffuso mettono, sì, a repentaglio uno Stato, quando giungono a superare il peso dei suoi principi fondanti - ma si tratta di illegalità sempre esistita, e che non parte - non dovrebbe partire - dalle istituzioni, da chi è chiamato a difendere l'identità dello Stato stesso e a preservarne la pace nella legalità.

Ma diversa circostanza si ha quando è lo Stato stesso a contraddirsi, attraverso eredi di una Storia non più valorizzata, oltraggiata da interessi altri, che salutano la possibilità di modifiche che non guardino più al futuro a cui vollero guardare gli Uomini dell'assemblea costituente, allora lo Stato stesso è malato. La tutela della Costituzione diventa in un tale momento interesse pubblico più che in qualsiasi altra circostanza, e l'intervento politico si fa necessario, nel proprio piccolo, da parte di ognuno. Il pensiero di ogni singolo che appoggi i valori che vede nella sua patria, diviene allora pesante. Determinante nel contraddire l'illegalità istituzionalizzata, la confusione di massa che ne può derivare, la deriva della democrazia così come per noi la sognarono grandi Uomini del passato, nel loro piccolo.

Oggi, nel nostro piccolo di persone pensanti, abbiamo la consapevolezza che ogni nostra singola riflessione, se condivisa e diffusa - ed i mezzi che internet ci mette a disposizione sono una svolta fondamentale - è utile ed anzi indispensabile: nessuno è solo, contro l'illegalità ed il disfacimento della sua patria. Ogni parola di sostegno alla Costituzione verrà qui utilizzata nel modo, lo speriamo, più costruttivo.